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A tre mesi dalle elezioni politiche del 4 marzo 2018, 6.744.087 elettori sono stati di nuovo chiamati alle urne per rinnovare i consigli di 760 comuni. Il risultato era atteso anche per registrare gli assestamenti provocati dal “terremoto” che ha portato al governo la destra. Per quanto un commento definitivo possa avvenire solo dopo i turni di ballottaggio previsti, nei comuni con più di 15 mila abitanti, il prossimo 24 giugno, alcune tendenze di fondo appaiono ben delineate.
La prima è rappresentata dalla consistente ripresa dell’astensionismo. Infatti, l’affluenza definitiva si è fermata attorno al 61.2 % con un calo di quasi il 12% rispetto al dato del 4 marzo e del 6% in confronto alle precedenti elezioni amministrative. La maggiore partecipazione alle votazioni di tre mesi fa più che un’inversione di tendenza appare piuttosto una parentesi chiusa che non ha cambiato la sfiducia degli elettori nei confronti di un sistema di rappresentanza ...continua a leggere "ELEZIONI COMUNALI DEL 10 GIUGNO"

Ottant’anni fa venivano promulgate le leggi razziali con le quali il fascismo escluse gli ebrei dalla società italiana. Ottant'anni sono poco meno di un secolo e da allora sono accaduti un incredibile quantità di fatti e l’intera storia del ‘900 venne influenzata dall’impronta razzista dei regimi totalitari. Ottant’anni dopo va posta grande attenzione verso fatti che possono apparire lontani e che invece hanno una tragica eco ai giorni nostri, quando si scopre che i semi dell’intolleranza e dell’odio, accompagnati dai demoni della supposta supremazia razziale, sono ancora terribilmente vivi e prosperanti. Per contrastare i germi di questa intolleranza che rischiano di moltiplicarsi e crescere, occorre rammentare la storia contemporanea del nostro paese.
Una storia che il 14 luglio 1938 vide “Il Giornale d’Italia” pubblicare il testo intitolato “Il fascismo e i problemi della razza”, più noto come il Manifesto della Razza. Firmato da alcuni scienziati e docenti italiani, quel testo stabiliva inconfutabilmente la suddivisione dell’umanità in razze differenti, l’esistenza di una razza italiana pura, non corrotta dalla presenza di altre popolazioni nonché, all’articolo 9, la non ...continua a leggere "OTTANT’ANNI FA LA VERGOGNA DELLE LEGGI RAZZIALI"

Il tema della Shoah in una commedia in cui convivono la comicità, il dramma e la malinconia dell’umorismo yiddish

«C’era una volta un piccolo “shtetl”, un piccolo villaggio ebraico dell’Europa dell’est, era l’anno 5701, cioè 1941 secondo il nuovo calendario. Era d’estate, l’estate del 1941, il mese di luglio, credo… Io fuggivo credendo che si potesse fuggire, da ciò che si è già visto, troppo visto. Correvo per avvertirli. I miei, il mio “shtetl”, il mio villaggio. E questa è la storia, del mio villaggio così come tutti noi l’abbiamo vissuta». Così Schlomo, il folle, fa ritorno al proprio villaggio con la notizia dell’imminente arrivo dei tedeschi. È l’inizio di “Train de vie”, il bel film di Radu Mihaileanu del 1998. Pellicola geniale e surreale, divertente e amara: il regista rumeno, naturalizzato francese, riuscì vent'anni fa nella difficile impresa di presentare con grande delicatezza la più grande tragedia della storia, che si percepisce sempre incombente nonostante l’irresistibile ironia dei personaggi e delle situazioni. Una commedia in cui convivono comicità, dramma e malinconia, uniti all’originalità narrativa del regista, capace di affrontare il tema della Shoah in chiave del tutto inedita. Schlomo, di fronte al rabbino, non riesce a esprimere in parole l’orrore che ha visto al di là dei monti, in un altro villaggio. Può solo rappresentarlo con dei gesti concitati, assurdi, parossistici. Il Consiglio dei Saggi si riunisce e decide di organizzare un falso treno di deportati per sfuggire ai nazisti. Così, comprato pezzo per pezzo un convoglio
...continua a leggere "TRAIN DE VIE, UN TRENO PER VIVERE"

Martedì 29 maggio 2018, alle ore 20.45, presso il Circolo ARCI di Maggiora, in piazza Antonelli, è convocato il "plenum" di Proposta comunista sul tema "Rifiuti, riciclo e smaltimento, biomasse". Relazionerà e sarà a disposizione per il dibattito e approfondimenti l'ing. Fabio Tomei del CARP di Novara, coordinatore del CARP regionale. Partecipazione libera e doverosa.

PROPOSTA COMUNISTA, Associazione Nazionale di cultura e politica e di promozione sociale senza scopo di lucro per promuovere il pensiero,la cultura comunista e la realizzazione della società socialista in Italia, aderisce alla iniziativa nazionale del gay pride che si terrà il 28 maggio 2018 a Novara. Da sempre al fianco di chi lotta per l’affermazione dei diritti sociali, civili, umani collettivi e individuali, i Comunisti di Proposta Comunista si impegnano affinchè ogni essere umano possa realizzare la propria liberazione da ogni forma di costrizione e di ostacolo alla propria libertà, al fine di realizzare e di vivere liberamente la felicità per tutte le donne e gli uomini di questo nostro mondo.

Mentre continua la lotta contro il progetto di Cascina Alberto, passato di mano dall’Eni alla Shell, siamo andati a vedere cosa combinano in altre parti del mondo queste due vecchie zitelle dell’idrocarburo.
Prima di tutto, abbiamo avuto conferma che la loro è un’amicizia solida e duratura, collaudata dalle comuni scorrerie tra le ricchezze del continente nero. Nel 2016, l’Italia è stato il paese europeo che ha compiuto il maggior numero di investimenti diretti in Africa. Si tratta di quattro milioni di dollari che rappresentano il 4,3% del totale degli investimenti diretti nel continente. Tra le imprese italiane, è stata proprio l’Eni, che ricava più della metà della produzione di gas e di petrolio dal sottosuolo del continente nero, a far la parte del leone o meglio della iena.
Il nuovo look africano del cagnone a sei zampe è infatti confermato da due processi ...continua a leggere "LA IENA A SEI ZAMPE"

Un’opera inutile voluta dal Consorzio della Baraggia

Valsessera. L’ampliamento della diga sul fiume Sessera nel Biellese durerà almeno 5 anni. Interesserà strade comunali e provinciali di una zona ampia comprendente

marcia diga valsessera sessera

tanti comuni fra i quali anche Roasio e Crevacuore, in un territorio fra i più interessanti paesaggi del basso biellese. Il progetto fortemente voluto dal potente “Consorzio della Baraggia” che gestisce la distribuzione dell’acqua per l’irrigazione delle risaie vercellesi, impatterebbe pesantemente e in modo dannoso sul territorio. Dei molti comuni coinvolti, quattro (Mosso, Pray, Coggiola e Trivero) animano giustamente la preoccupazione e la protesta dei cittadini riuniti nel Comitato, “Custodiamo la Valsessera No alla Diga”. La protesta, mai interrottasi, ha ripreso vigore in questi giorni dopo che il ricorso dei Comuni e ...continua a leggere "NO A UNA DIGA DEVASTANTE"

 Duecento anni fa, nasceva a Treviri in Germania Karl Marx. Dal vecchio cuore dell’Europa, egli lanciava al mondo il più generoso e il più potente dei messaggi di liberazione: «Proletari di tutti paesi, unitevi!» Il più generoso, perché lui, filosofo, emancipava il pensiero umano dalla schiavitù della speculazione fine a se stessa, comunque destinata a giustificare ingiustizie e sfruttamento e a puntellare l’ingordigia dei dominatori. Il più potente, perché dava alla classe degli sfruttati lo strumento principale per emanciparsi cioè la lotta, attraverso la quale i lavoratori si unificano, si organizzano, diventano soggetto politico e pongono con forza la necessità del ribaltamento dei rapporti di produzione. Ebbene, in duecento anni quella classe cosciente ha scritto pagine rivoluzionarie, gloriose e commoventi della storia dell’umanità, ne ha cambiato il corso, come un immenso mare, è salita alta, tutto travolgendo, per poi rifluire. Non si sentano sicuri gli sfruttatori globali di oggi: non hanno affatto vinto perché l’energia sterminata di quel mare è più che mai vitale e terribile. Aspetta solo il momento di scatenarsi.

Diminuiscono gli occupati, diminuiscono i dati ufficiali sulle morti bianche e sugli incidenti del lavoro, ma la strage continua, più feroce che mai. Ricordiamo la parole di Paolo Pietrangeli, nella canzone "Uguaglianza":

«T'ho visto lì per terra,
nel sole del cantiere,
le braccia e gambe rotte dal dolore;
dicevan ch'eri matto,
ma devo ringraziar la tua pazzia.
T'ho visto lì per terra,
poi t'ha coperto il viso
le giacca del padrone che t'ha ucciso;
ti hanno nascosto subito,
eri per loro ormai da buttar via. ...continua a leggere "SI CONTINUA A MORIRE DI LAVORO: PADRONI ASSASSINI"

Pubblicazione non periodica a cura di ass. culturale Proposta Comunista - Maggiora (NO) - CF e PIVA 91017170035
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