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Novara - Cotonificio Olcese

Getta uno schizzo di fango e fuggi. Meglio se in bicicletta. Così si può riassumere la strategia comunicativa di “Striscia”, una delle peggiori armi di distrazione di massa dell’ormai arrugginita corazzata mediatica di Mediaset. Infatti, il «reportage terrificante» di lunedì 17 gennaio sul degrado delle aree industriali dismesse della città di Novara si è risolto, al solito, in uno scoop scandalistico teso ad accrescere la paura e lo schifo che fermentano e gorgogliano nelle “pance” dei telespettatori e ad alimentare strette repressive e domande di vecchie e noiose politiche securitarie. In realtà, le immagini che sono passate sullo schermo non sono certo dissimili né più indigeste di quelle che si potrebbero registrare nelle altre città italiane e da tempo immemorabile. E qui basta andare con la memoria agli anni Settanta, alle stragi dell’eroina che ha maciullato intere generazioni e consentito di accumulare quei capitali che poi le mafie hanno investito nell’economia legale e hanno usato per infettare un sistema politico già ampiamente corrotto. E l’eroina, anche se i media fanno finta di non accorgersene, continua ancora oggi ad ammazzare. D’altra parte, il biscione di Striscia non ha speso una parola sulle cause e sulle radici profonde di questo degrado né sulle pesanti responsabilità politiche e sociali che non possono certo essere caricate sulle spalle di invisibili “pachistani di merda” che si aggirano ...continua a leggere "STRISCIA LA… NOVARA"

Nel consueto raduno settimanale, sabato scorso, è ricomparsa a Novara la promotrice dello squallido corteo del 30 ottobre scorso durante il quale una trentina di No vax-No pass si erano frammischiati con una pettorina che simulava la divisa dei campi di sterminio. Per quanto sia importante sottolineare che il problema non è personale, tuttavia è impossibile non ritornare su alcune rumorose affermazioni che la leader del movimento ha pubblicamente esternato in piazza Gramsci. La pausa di riflessione, infatti, non pare sia stata buona consigliera e, dalle parole pronunciate dalla leader del movimento in piazza Gramsci, non traspare nessuna consapevolezza della portata dello sconsiderato gesto di due settimane fa. Riferiscono le cronache che parole di fuoco sono state urlate contro giornali e giornalisti. Per una volta, ci permettiamo di dissentire. No vax e No pass hanno avuto una platea mediatica assolutamente spropositata e uno spazio del tutto ingiustificato che ha contribuito non poco alla visibilità del loro “movimento” e alla ...continua a leggere "NO VAX E NO PASS NOVARA: L’ULTIMA TOPPATA"

«Concentramento nel senso di concentrazione: noi ci siamo concentrati in uno spazio, per manifestare il nostro dissenso.» E per quanto riguarda il filo spinato: «È una protezione. Si mette per proteggere.» Sono questi alcuni passi dell’intervista rilasciata a un quotidiano dalla promotrice del grottesco corteo novarese “No geen pass” della scorsa settimana. In quelle parole, indubbiamente qualche problema di uso della lingua italiana, di concentrazione mentale e di rispetto dei più elementari rudimenti della logica c’è.

La protesta, durante la quale un gruppo di manifestanti si è presentato simulando una divisa concentrazionaria e tenendo per mano una funicella che avrebbe dovuto simboleggiare i reticolati dei lager, è diventata un caso. Come al solito, la densa caligine mediatica che cala in queste circostanze aggiunge solo confusione alla confusione. Fare di un’infermiera dell’Ospedale Maggiore un capro espiatorio è proprio come sparare sulla croce rossa. Alla fine, come sempre, qualcuno parlerà di una brava ragazza, un po’ confusa, ma che, in fondo, qualche ragione pure ce l’ha e tutto passerà in cavalleria. Invece, bisogna ragionare sui contesti, locale e generale, che hanno prodotto una simile delirante sconcezza.

Novara e il suo hinterland, da decenni, sono terreno per le scorrerie incontrastate ...continua a leggere "NOVARA, NO GREEN PASS: ERAVAMO SOLO “CONCENTRATI”"

strage di lavoratori morti sul lavoro, la peggior provincia in Italia

Il 2019 è stato un anno gravissimo per le morti sul lavoro nella Provincia di Novara. Troppo spesso si tace, si ignora, si sorvola o, nella migliore delle situazioni, dopo poche ore, si mette tutto nel dimenticatoio, comprese le buone intenzioni di prevenzione e formazione anti infortunistica. I lavoratori caduti sul lavoro nel Novarese sono stati 13, 10 uomini e 3 donne; il doppio dell’anno 2018 in cui furono 7, mentre furono 6 nel 2017. È la percentuale più alta e peggiore di tutto il Piemonte fra i lavoratori deceduti e i lavoratori in attività. Nel VCO vi sono stati 2 morti, nel 2018, 5 e nel 2017, 4. Unitamente all’aumento delle vittime sul lavoro, sono cresciuti in ...continua a leggere "NOVARA, UNA STRAGE CONTINUA"

A tre mesi dalle elezioni politiche del 4 marzo 2018, 6.744.087 elettori sono stati di nuovo chiamati alle urne per rinnovare i consigli di 760 comuni. Il risultato era atteso anche per registrare gli assestamenti provocati dal “terremoto” che ha portato al governo la destra. Per quanto un commento definitivo possa avvenire solo dopo i turni di ballottaggio previsti, nei comuni con più di 15 mila abitanti, il prossimo 24 giugno, alcune tendenze di fondo appaiono ben delineate.
La prima è rappresentata dalla consistente ripresa dell’astensionismo. Infatti, l’affluenza definitiva si è fermata attorno al 61.2 % con un calo di quasi il 12% rispetto al dato del 4 marzo e del 6% in confronto alle precedenti elezioni amministrative. La maggiore partecipazione alle votazioni di tre mesi fa più che un’inversione di tendenza appare piuttosto una parentesi chiusa che non ha cambiato la sfiducia degli elettori nei confronti di un sistema di rappresentanza ...continua a leggere "ELEZIONI COMUNALI DEL 10 GIUGNO"

Pubblicazione non periodica a cura di ass. culturale Proposta Comunista - Maggiora (NO) - CF e PIVA 91017170035
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