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Fu lì che si concluse l’ultima resistenza di quello che Karl Marx definì “il primo governo operaio della storia”

Belleville, storico quartiere nel XX° arrondissement parigino, uno dei più popolari della “Ville Lumière”, s’innalza come Montmartre su uno dei colli più alti della città, sviluppandosi tra case e piccole vie tra il parco delle Buttes-Chaumont e il grande “cimetière de l’Est”, il Père-Lachaise. È lì, sul finire del 1915, che vide la luce – al 72 di Rue Belleville – la donna che incarnò una delle leggende e dei miti del filone realista della canzone francese. Si chiamava Édith Giovanna Gassion. Piccola, minuta come un “passero” (venivano chiamati così i bambini che vivevano nelle strade del quartiere), passò l’infanzia accompagnando con la sua voce le esibizioni del padre contorsionista per poi diventare la celebre Édith Piaf, l’usignolo di Francia.In rue de Belleville una targa ricorda la casa dove “nacque il 19 dicembre 1915 nella più grande miseria Edit Piaf, la cui voce, più tardi, sconvolgerà il mondo”.
Ma la collina di Belleville è conosciuta anche come quella dei martiri della Comune, delle barricate e delle strade che conservano tracce e memorie di lotte e ...continua a leggere "BELLEVILLE, DAGLI ULTIMI GIORNI DELLA COMUNE DI PARIGI A ÉDITH PIAF"

Governi e Aeronautica militare: come vengono distrutti i soldi dei cittadini, finiti in un buco nero immenso, infinito senza eguali nel cosmo. Con orgoglio (sic!) l’Aeronautica militare italiana ha annunciato pochi giorni fa l’operatività del primo F-35 tricolore, un caccia bombardiere pagato lo sproposito di 150 milioni euro. Ne siamo proprio certi? Vi è un piccolo particolare taciuto da tutti. Gli stessi USA, nel consegnare il primo velivolo, così come è, “vola e basta e niente altro”, hanno glissato sul problema che vale anche per i primi dieci aerei, prima serie, e per i due in arrivo. I problemi tecnici e di programmazione dell’aereo, di questo inutile ...continua a leggere "F-35, PER ADESSO “VOLANO” SOLO I COSTI"

Situato nella regione del Brandeburgo, 80 chilometri a nord est di Berlino, il campo venne costruito tra i primi del sistema concentrazionari nazista

di Marco Travaglini

Quest’anno, alcuni dei gruppi di studenti distintisi nel Progetto di storia contemporanea bandito dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte ( giunto alla 37° edizione) visiteranno Berlino e i lager nazisti di Sachsenhausen e Ravensbrück, mentre altri si recheranno a Mauthausen, in Austria, e alla Risiera di San Sabba a Trieste.

Donne nelle baracche a Ravensbrück. Ravensbrück, conosciuto come “il lager delle donne”, ha una storia molto particolare e terribile. Situato nella regione del Brandeburgo, 80 chilometri a nord est di Berlino, il campo venne costruito tra i primi del sistema concentrazionario nazista, nel 1939, allo scopo di internare le ...continua a leggere "RAVENSBRÜCK, L’ORRORE NEL LAGER DELLE DONNE"

Durante la giornata di sciopero nazionale di Trasporto Merci e Logistica di venerdì 23 febbraio, il Sindacato Intercategoriale (S.I.) Cobas ha organizzato un picchetto anche davanti al magazzino DSV nella zona industriale di San Pietro Mosezzo, vicino a Novara, dove, in aggiunta alla lotta per il contratto nazionale (e contro la svendita di CGIL, CISL e UIL), è in corso da mesi una vertenza contro il pagamento in nero, per la retribuzione al 100% di malattia e infortunio e per il buono mensa. Anche altri lavoratori in sciopero (della DHL, del Carrefour e della SDA di Novara) hanno partecipato al picchetto dalle 6 del mattino.
I lavoratori DSV sono appaltati a ben quattro cooperative. Lo “spezzatino” fa capo a due diversi consorzi: Saga (consorzio SEIT, cooperative Santa Cristina e Galaxy) e Consorzio Star (coop Esselogistica e Delta) con lo scopo evidente di dividere i lavoratori tra quattro padroni diversi mentre il committente DSV (De Sammensluttede Vognmaend, una multinazionale danese della logistica sorta nel 1976) paga meno dei minimi contrattuali e finge di non essere parte in causa. ...continua a leggere "SAN PIETRO MOSEZZO: IL PADRONE CHIAMA E LA QUESTURA RISPONDE"

C’è sempre, in ogni storia, un antefatto che motiva i perché dei successivi accadimenti. E l’antefatto, in questo caso, per poco non finiva in tragedia. Sì, perché il direttore della ferriera, l’ingegner Scorbutici, se poteva ancora raccontare in giro per la città ciò che gli era accaduto, dopo essersela cavata al buon prezzo di un grande spavento, era perché Osvaldo aveva una pessima mira. E l’esasperazione per le angherie, i torti e le ingiustizie patiti sul lavoro avevano fatto tremare la mano all’operaio dell’altoforno, anticipandogli il colpo di pistola che passò due dita sopra la testa dell’incredulo Venanzio Scorbutici. Il proiettile si conficcò nel muro e il direttore crollo a terra, svenuto. I due impiegati che erano con lui si misero ad urlare. «Hanno ammazzato il direttore! Aiuto! Gli hanno sparato addosso!» ...continua a leggere "LA CANNA DA ZUCCHERO E L’INSANABILE DISSENSO CON FIDEL"

Sembra proprio che a Sigonella, Sicilia, Italia, sventoli solo la bandiera a stelle e strisce degli yankee. Già base missilistica negli anni ’80 per volere di Craxi, poi capitale mondiale dei droni da guerra, quindi avamposto delle forze speciali di pronto intervento degli USA e della NATO, sta per diventare centro strategico per i programmi di supremazia nucleare planetaria degli USA. A breve, entrerà in funzione nella grande base siciliana la Joint Tactical Ground Station, la stazione di trasmissione e di ricezione satellitare del sistema di “pronto allarme” USA per l’identificazione del lancio di missili balistici con testate nucleari, chimiche, biologiche o convenzionali. Il 13 aprile 2016, il generale David L. Mann, durante la ...continua a leggere "SIGONELLA TERRA DI YANKEE"

L’allarme lanciato nel dicembre 2017 da più di 15000 scienziati della comunità internazionale sulla condizione del pianeta non è solo un allarme ma un disperato appello. Dal primo documento del 1992, la situazione è andata peggiorando rapidamente e il baratro dell’autodistruzione ambientale dovuta ai cambiamenti climatici irreversibili è sempre più incombente.
Non allarmismo ma realismo ha spinto la comunità scientifica internazionale a denunciare con forza lo stato della Terra. Il quadro è desolante: il buco dell’ozono; le riserve d’acqua dolce in diminuzione con il conseguente aumento della desertificazione; il collasso della pesca marina e l’aumento delle aree morte negli ...continua a leggere "ULTIMO AVVISO"

Il più suggestivo cimitero letterario, dove riposano grandi scrittori, poeti e artisti, è senz’altro il Père-Lachaise di Parigi. Nel grande cimetière de l’Est sulla collina che sormonta la rive droite e il Boulevard de Ménilmontant, nel ventesimo arrondissement parigino, l’atmosfera è unica, sospesa tra romanticismo e storia nei suoi 44 ettari e tra le circa 70 mila tombe all’ombra degli alberi.
Il suo nome si deve al gesuita François d’Aix de La Chaise (detto Père La Chaise), confessore di Luigi XIV e proprietario dei terreni sui quali, durante il periodo napoleonico,venne edificato il cimitero più grande di Parigi. Nel giugno del 1804 , infatti, Napoleone emanò l’editto di Saint Cloud (Décret Impérial sur les Sépultures) prevedendo che le tombe fossero collocate fuori dalle mura delle città per motivi ...continua a leggere "IL PÈRE-LACHAISE, TRA LE TOMBE DI POETI E PENSATORI"

«Semel in anno licet insanire!», si diceva nella lingua internazionale di un tempo: «Almeno una volta all’anno, si può far pazzie». Gli antichi lo dicevano a proposito del carnevale, una sana festa pagana che è riuscita a resistere a duemila anni di condanne della chiesa e di mugugni dei preti. Ora, il raffronto può sembrare impietoso, ma, di fronte all’adesione del PD alla manifestazione nazionale dell’ANPI di sabato 24 febbraio, e alla presenza nel corteo di esponenti del governo, viene spontaneo esclamare: «Antifascismo? Semel in anno!», almeno una volta all’anno! Specialmente se l’anno è quello delle elezioni.
Alla buonora, la settimana scorsa, l’ex presidente del consiglio Matteo Renzi, il ministro alle politiche agricole Maurizio Martina e pochi altri ministri (Andrea Orlando, Graziano Delrio e Valeria Fedeli) erano saliti a Sant’Anna di Stazzema, dove il 12 agosto 1944 i nazifascisti trucidarono 560 abitanti di cui 65 bambini, per iscriversi all’anagrafe antifascista.
Dunque, tutto bene? C’è da rallegrarsi di una ritrovata unità antifascista o, secondo alcuni, addirittura di un ravvedimento operoso del governo su questo terreno vitale ...continua a leggere "ANTIFASCISMO? SEMEL IN ANNO…"

“Questa è Radio Caroline sul 199, la vostra stazione musicale 24 ore su 24”. Con questo messaggio pre-registrato, lanciato da una vecchia nave passeggeri danese, la MV Caroline , al largo delle coste dell’Essex, a sudest dell’Inghilterra, venne annunciato l’inizio delle trasmissioni della prima “radio libera” ( “pirata”, si diceva al tempo) del mondo, di gran lunga certamente la più famosa. Era il 28 marzo 1964, quasi all’ora di pranzo. I due “ragazzi terribili” alla consolle, Chris Moore e Simon Dee, sapevano bene che in acque internazionali le leggi inglesi non valevano e che la musica poteva librarsi nell’etere senza ostacoli.
La prima canzone che venne mandata in onda fu NotFadeAway dei RollingStones. A quel tempo, in Gran Bretagna, suonavano, tra gli altri, i Beatles, i Moody Blues, gli Who, i RollingStones, gli Yardbirds di Eric Clapton e i Kinks. Pur in presenza di uno scenario unico e straordinario nella storia della musica pop e rock, le trasmissioni radiofoniche erano dominate dai tre canali radio della BBC, che confinava questi gruppi e le loro canzoni nello spazio angusto e risicato di pochissime ore la ...continua a leggere "L’AVVENTURA CONTROCORRENTE DI RADIO CAROLINE, LA PIÙ FAMOSA RADIO PIRATA DEL MONDO"

Pubblicazione non periodica a cura di ass. culturale Proposta Comunista - Maggiora (NO) - CF e PIVA 91017170035
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