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MOTTARONE, UNA FRA LE TANTE STRAGI DEL SISTEMA

Sono passati ormai diversi giorni dalla strage con 14 vittime della funivia del Mottarone in provincia del VCO. Mai i Comunisti hanno speculato sulla morte di persone innocenti, per rispetto delle vittime e dei loro famigliari. Ma una denuncia forte chiara decisa anche in questo caso la si deve fare, per dire la verità che non può essere solo quella giudiziaria. La verità della realtà quella su cui tutti noi ci dovremmo soffermare, per lottare e cambiare. La realtà dell’ennesima strage del sistema capitalista, della nostra società consumistica. Tutto nella norma si potrebbe drammaticamente dire. Dalla strage del Vajont, alle infinite stragi dell’incuria del nostro territorio, ricordiamo solo Sarno, violentato dal cemento della speculazione edilizia e dagli interessi malavitosi, al ponte Morandi di Genova. E citiamo solo alcuni casi. L’elenco drammatico è infinito. Prima il profitto, i soldi, l’egoismo e il disprezzo della vita altrui che non vale niente a fronte del torna conto economico personale. Così è, ad oggi, per i 320 morti sul lavoro con protezioni tolte e disattivate, per fare più veloci per produrre di più a scapito della sicurezza delle persone. E così anche in questo caso. Il sistema capitalista ha corrotto le coscienze, le regole, il buon senso, i rapporti fra i lavoratori. Per cui denunciare un’anomalia, un difetto su un impianto ormai significa spesso perdere il posto di lavoro. Superficialità, disinteresse, egoismo e individualismo sono la cultura diffusa di questa società. E’ una continua strage che colpisce i più deboli, gli indifesi, i lavoratori, i cittadini inermi. Su quella funivia i passeggeri sono state vittime di una drammatica e tragica roulette russa, predisposta per far soldi e come nella “migliore” tradizione italiana, sembra, per evadere il fisco e le tasse. E’ il prezzo che stiamo pagando per mantenere questo sistema che avvelena e distrugge il pianeta e assassina le persone. Emerge drammaticamente l’urgenza anche da questa vicenda la necessità di costruire e vivere un altro progetto di società e di vita.

alfredo perazza

2 giugno

Pubblicazione non periodica a cura di ass. culturale Proposta Comunista - Maggiora (NO) - CF e PIVA 91017170035
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