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COME LE MOSCHE

Accanto a quello di donne, bambini e uomini che fuggono da guerre, fame, crisi economiche e disastri ambientali, si sta ingrossando un altro flusso migratorio: quello dei migranti di partito che sempre più numerosi, dalla Lega e da Forza Italia, cercano sui loro barconi un porto sicuro in Fardelli d’Italia. Quanto drammatica e dolorosa è la posizione dei primi, tanto penosa e buffonesca è la condizione dei secondi. Gaetano Nastri, il leader novarese di FdI, accogliendo con soddisfazione l’ultimo sbarco, quello del consigliere comunale cittadino, l’ex forzitaliota Marco Gambacorta, si è schermito dichiarando di non aver fatto alcuna campagna acquisti. «Insomma arrivano da soli come mosche attratte dal miele» commenta con gentilezza un opinionista on line. Tuttavia, esistono due tipi di mosche: quelle della frutta, che condividono coi moscerini il piacere delle sostanze zuccherine, e quelle domestiche che, con i mosconi e gli scarabei stercorari, prediligono ben altri profumini. A quale delle due categorie appartengano i nuovi arrivati poco importa. Le masse oceaniche che inneggiavano al fascio si sono squagliate nello spazio di poco tempo e, all’atto dell’insurrezione del 25 aprile, ne è rimasto solo qualche rigagnolo maleodorante. Oggi, basta provvedersi di un buon flit antifascista.

Pubblicazione non periodica a cura di ass. culturale Proposta Comunista - Maggiora (NO) - CF e PIVA 91017170035
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