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di Marco Travaglini

Ripensando all’11 settembre del 2001, la stragrande maggioranza delle persone si ricordano dov'erano, chi aveva al loro fianco, cosa facevano in quegli istanti drammatici, quali emozioni provarono di fronte all’assalto terroristico alle Torri gemelle del World Trade Center di Manhattan. Pochi, troppo pochi rammentano le stesse cose pensando all’11 luglio di ventiquattro anni fa quando, nella calda estate di guerra del 1995, cadde Srebrenica e iniziò l’ultimo massacro del secolo. Le vittime furono tre volte più numerose di quelle di New York, ma quasi nessuno se ne accorse. Non c’erano immagini, in quei giorni, in tv. Srebrenica, per troppi era un nome senza storia, quasi impronunciabile. Quella cittadina tra le montagne della Bosnia nord-orientale, enclave musulmana a pochi chilometri dalla Drina, cosa rappresentava? Poco o nulla, per chi non aveva nessun desiderio di sapere, conoscere. L’Europa era al mare, la Bosnia non faceva quasi più notizia, la guerra ...continua a leggere "SREBRENICA VENTIQUATTRO ANNI DOPO"

Pubblicazione non periodica a cura di ass. culturale Proposta Comunista - Maggiora (NO) - CF e PIVA 91017170035
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