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Lo psicanalista statunitense James Hillman ha contato dai primordi dell’umanità fino all’epoca attuale 14.600 guerre. Di certo, fino al 1918, nessuno di questi conflitti fu così terribile e devastante come la Grande guerra.
Sul solo fronte italo-austriaco – una linea di combattimento d’importanza assai limitata in un cozzo di giganti delle dimensioni del reich tedesco, dell’impero britannico, della terza repubblica francese, dell’autocrazia zarista e e dell’impero ottomano – in tre anni e mezzo di guerra, furono uccisi oltre un milione e trecentomila soldati. Nel 1925, l’economista Giorgio Mortara censì 651.000 morti italiani. Altrettanti furono i cadaveri nel campo austro-ungarico.
I numeri, oltre che poco significativi (come si fa anche solo a immaginarsi un milione di morti!), sono ampiamente in difetto sia perché stime successive più ...continua a leggere "QUATTRO NOVEMBRE, CENTO ANNI DI LUTTO"

Pubblicazione non periodica a cura di ass. culturale Proposta Comunista - Maggiora (NO) - CF e PIVA 91017170035
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