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"Dopo la pioggia"

Dopo la pioggia viene il sereno,

brilla in cielo l'arcobaleno:

è come un ponte imbandierato

e il sole vi passa, festeggiato.

è bello guardare a naso in su

le sue bandiere rosse e blu. 

Però lo si vede - questo è il male -

soltanto dopo il temporale.

Non sarebbe più conveniente

il temporale non farlo per niente?

Un arcobaleno senza tempesta,

questa si che sarebbe una festa.

Sarebbe una festa per tutta la terra

fare la pace prima della guerra.

"Bambini, imparate a fare cose difficili"

È difficile fare le cose difficili:

parlare al sordo,

mostrare la rosa al cieco.

Bambini, imparate a fare cose difficili: ...continua a leggere "RICORDANDO GIANNI RODARI"

Luis Sepulveda nacque il 4 ottobre del 1949 nella città cilena di Ovalle.

Giovanissimo si iscrive alla Gioventù comunista e scrive per il quotidiano “Clarìn”. A vent'anni il suo primo libro di racconti, “Crònicas de Pedro Nadie” riceve il Premio Casa de las Americas e una borsa di studio per corsi di drammaturgia presso l'Università Lomonosov di Mosca.

Resterà nella capitale russa solo pochi mesi a seguito di uno scandalo per la sua relazione con l'insegnante di letteratura slava, che lo fa espellere per atteggiamenti contro la morale. Comincia la sua vita di errabondo. Torna in Cile, ma ha forti scontri con il padre e viene espulso dalla Gioventù comunista. Entra nelle file dell'Ejercito de Liberacion Nacional in Bolivia. ...continua a leggere "CIAO COMPAGNO LUIS !"

Le più imponenti manovre della Nato. 

Il coronavirus, Covid19, ferma gli stati, colpisce mortalmente anziani e giovani in tutti gli angoli del mondo, blocca la vita dei cittadini del pianeta e le economie del mondo sono in ginocchio. Ma purtroppo non ferma Defender Europe 2020.

Defender Europe 2020 sono le più grandi e imponenti manovre ed esercitazioni della Nato e dei suoi alleati dalla fine della Seconda Guerra Mondiale sul territorio europeo al confine con la Russia. La primavera, oltre a questa grave prova di forza, ci porterà 20.000 soldati americani, numero mai raggiunto per un’esercitazione militare della Nato in Europa. Il coronavirus, va detto, ha fatto saltare la partecipazione di alcune nazione prima fra tutte l’Italia. ...continua a leggere "DEFENDER EUROPE 2020"

Malpensa (Varese), 19 marzo 2020 - Dopo il volo charter partito dalla Cina con a bordo il Vicepresidente della Croce Rossa cinese Sun Shuopeng con un pool di esperti, tra cui un illustre professore di rianimazione cardiopolmonare, Liang Zongan, e oltre 17 tonnellate di nuovi aiuti sanitari atterrato ieri a Malpensa, sono in arrivo altri aiuti.

Grazie all'accordo tra la Croce Rossa Italiana e quella Cinese, informa una nota, che "un alto numero di medici e infermieri cinesi ...continua a leggere ""

Vengono qui a rischiare la vita. Lo sanno che un gran numero di contagi in Italia avviene negli ospedali. Ma non hanno paura. Come ha detto uno di loro, "quando c'è in gioco la vita, la paura si fa da parte".

La nostra vita vale come la loro. Non esistono i "nostri" e gli "altri", vite di serie A e di serie B. Esistono vite che hanno bisogno di essere salvate, punto.

Se chiamiamo eroi i nostri lavoratori della sanità - e facciamo bene! - doppiamente eroi sono persone che vanno dall'altra parte del mondo a curare un altro popolo. Se ne potevano fregare, invece stanno qui, a differenza di molti nostri "alleati".

Troppi italiani li hanno trattati a pesci in faccia. Molti andavano a Cuba a fare turismo sessuale, mentre il nostro Governo, succube degli USA, mantiene con Cuba l'embargo che impedisce alla piccola isola di accedere a molti beni necessari... Eppure i cubani non ci hanno pensato due volte. Hanno saputo distinguere fra popolo e profittatori.

E sono venuti nella ricca Lombardia leghista, con la loro bandiera socialista, a farci vedere come, anche se un medico lì prende quanto un operaio, non per questo si applica di meno, a dimostrazione che non sono i soldi a motivare le persone nel loro agire...

Un concetto semplice !

In effetti a cosa dovrebbe servire un esercito? Alla difesa, a proteggere contro le minacce...

Solo che per un paese capitalista "sicurezza" è la difesa della proprietà, è la difesa dei soldi, delle leggi che mantengono le differenze fra le persone.

Per un paese socialista "sicurezza" è la difesa della vita, che è quello che ci fa simili.

Così, in Italia non abbiamo medici ma schieriamo l'esercito non solo all'estero ma anche nelle nostre strade, perché per chi comanda siamo tutti potenzialmente pericolosi.

Mentre Cuba, piccola isola del Terzo Mondo, riesce a spedire aiuti...

 

Un documentario di impressionante potenza narrativa, girato nel 2016 ad Aleppo da Waad Al Kateab (oggi ventinovenne) e dal documentarista inglese Edward Watts. Il documentario sta ricevendo premi da molti festival e unanimi apprezzamenti. La compiutezza stilistica e la cruda realtà ci costringono a guardare da vicino la morte che arriva dai bombardamenti sulla città di Aleppo, con la dedizione del personale medico che cerca di salvare le vittime - soprattutto bambini. Si capisce e si assiste all’indifferenza con cui l’Occidente guarda al massacro di civili in Siria. Vedrete tantissimi bambini arrivare nei ricoveri di fortuna dove spesso manca la luce e ci sono le macerie, risultato della distruzione mirata degli ospedali. Il filo narrativo è la lettera aperta dell’autrice alla figlia Sama (in arabo “Cielo”), concepita tra dubbi e angosce col marito, medico nel periodo più critico della guerra civile siriana.

Sama…cresciuta in un ambiente a dir poco insano. Una storia personalissima e universale insieme, simile a quella di tantissimi siriani costretti a fuggire, diario della vita quotidiana di una militante che ha studiato marketing all’ Università di Aleppo e che, vedendo progressivamente svanire i sogni di democrazia e decimati i compagni di lotta, decide di spiegare alla figlia, ma anche a se stessa e al mondo, perché abbia deciso di restare il più a lungo possibile in una zona così martoriata, mostrandoci senza filtri immagini di annichilente brutalità. Amore, impegno e speranza, non senza una punta d’incoscienza, vanno a braccetto.

La famiglia, alla fine del documentatio, approda in Europa.

Per il popolo siriano l’orizzonte è ancora buio, come quotidianamente vediamo

Quest’anno si festeggia il centenario della nascita di Gianni Rodari (Omegna, 23 ottobre 1920) e si ricorda il quarantesimo della scomparsa (Roma, 14 aprile 1980)

 

di Marco Travaglini

 

Universalmente riconosciuto come uno dei più importanti scrittori per l’infanzia del XX secolo, nacque nel capoluogo cusiano, sulle rive al Lago d’Orta dove i genitori, originari della Val Cuvia nell’entroterra della sponda lombarda del lago Maggiore, si erano trasferiti per lavoro. Nasceva in casa, in via Mazzini, una delle vie principali di Omegna, dove il padre, il fornaio Giuseppe Rodari, svolgeva la sua attività e la madre, Maddalena Aricocchi, lo aiutava.

Così Rodari ricordò il padre, morto nel 1929, quando il piccolo Gianni non aveva nemmeno dieci anni: «La parola ‘forno’ vuol dire, per me, uno stanzone ingombro di sacchi, con un’impastatrice meccanica sulla sinistra, e di fronte le mattonelle bianche del forno, la sua bocca che si apre e si chiude, mio padre che impasta, modella, inforna, sforna. Per me e per mio fratello, che ne eravamo ghiotti, egli curava ogni giorno in special modo una dozzina di panini di semola doppio zero, che dovevano essere molto abbrustoliti. L’ultima immagine che conservo di mio padre è quella di un uomo che tenta invano di scaldarsi la schiena contro il suo forno. È fradicio e trema. È uscito sotto il temporale per aiutare un gattino rimasto isolato tra le pozzanghere. Morirà dopo sette giorni, di broncopolmonite. A quei tempi non c’era la penicillina». ...continua a leggere "LA SCUOLA DI FANTASIA DI GIANNI RODARI"

Martedì 12 giugno, la maestra Flavia Cassaro è stata licenziata dall’Ufficio scolastico del Piemonte. Per antifascismo. La memoria va agli anni della prima guerra mondiale, quando furono confinati, incarcerati ed espulsi dalla scuola gli insegnanti pacifisti e internazionalisti. O ancora alle vergogne del ventennio fascista durante il quale maestre e maestri antifascisti furono aggrediti e percossi, umiliati e talvolta uccisi davanti ai loro scolari, perseguitati fin nell’intimità delle loro case, processati dal tribunale speciale e infine privati del lavoro e gettati sul lastrico. O ancora al periodo dello strapotere democristiano e clericale con le sue virulente campagne contro il «culturame» e la repressione contro tutte quelle forme di libertà pedagogica – tutelata dall’art. 33 della Costituzione – e di pensiero per qualsiasi motivo sgradite a preti e a plenipotenziari scudocrociati.
Se possibile, nel licenziamento di Flavia – di per sé una mostruosità giuridica –, c’è qualcosa di ancora più grave: la motivazione non riguarda infatti il suo comportamento sul posto di lavoro, che non è mai stato oggetto di contestazione da parte dei superiori, ma la sua vita di privata cittadina, i suoi comportamenti al di ...continua a leggere "TORINO, LICENZIATA PERCHÉ ANTIFASCISTA"

Pubblicazione non periodica a cura di ass. culturale Proposta Comunista - Maggiora (NO) - CF e PIVA 91017170035
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