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COLOMBIA : LA STRAGE IN UN PAESE SVENDUTO ALLE MULTINAZIONALE

E’ in corso in Colombia una vera strage taciuta da mesi dai mass media nazionali e internazionali. Le forza speciali di polizia ESMAD e l’esercito stanno massacrando i manifestanti scesi in piazza contro il governo di destra del presidente Duque. Dietro Duque opera attivamente l’ex presidente Urbe implicato in centinaia di procedimenti penali per i suoi collegamenti con gli squadroni della morte, forze paramilitari, usati contro la guerriglia e i movimenti sociali e popolari. La proposta popolare è scattata contro una riforma fiscale di netto stampo liberista, un vero e proprio Robin Hood alla rovescia: togliere ai poveri per dare ai ricchi cioè alla oligarchie colombiane suddite delle multinazionali, i nuovi ricchi compresi i narcos in un paese che produce oltre il 90% della cocaina italiana. Vengono al pettine inevitabilmente tutti i drammatici problemi di un lunghissimo periodo storico che ha visto i governi in carica tutti di destra, svendere le ingenti risorse del Paese alle multinazionali e reprimere selvaggiamente ogni tentativo di organizzazione delle classi popolari, più deboli diventate sempre più povere ed escluse dalla società colombiana. I massacri perpetrati in questo paese raramente sono giunti alla ribalta della cronaca perché la Colombia è “ la pietra angolare” della politica Usa nella regione. Queste sono le parole usate da un giornalista di Repubblica che lunedì 3 maggio ha intervistato la ministra degli Esteri Claudia Blum, che ovviamente nega ogni massacro. Finora si contano circa un centinaio di morti, oltre un centinaio di feriti, 379 desaparesidos e innumerevoli casi di stupro. Con l’arrivo al potere di Duque, delfino di Uribe, la mattanza dei leader sindacali e sociali si è fortemente intensificata, mentre inapplicati sono rimasti gli accordi di pace del 2016 colle FARC principale formazione guerrigliera di cui molti ex militanti sono stati uccisi negli ultimi tempi. Va aggiunto ancora il drammatico effetto della pandemia covid 19 che ha mietuto 60.000 vittime  in un paese di …….         Abitanti. Si consideri che nel vicino Venezuela le vittime sono state 30 volte di meno. La pandemia ha ultimamente aumentato la povertà del paese. E’ significativo il fatto che ignorando i massacri in corso in Colombia, giornali come Repubblica qui da noi insistano nel dar voce ad un governo corrotto e venduto. Preoccupa ed è stato già lanciato il segnale, il fatto che i sondaggi diano il candidato dell’opposizione di sinistra Gustavo Petro in vantaggio per le elezioni presidenziali del 2022. Il pericolo per gli Usa è di perdere il loro più solido e sicuro alleato nella regione e magari di conseguenza anche i cospicui interessi economici delle multinazionali. La feroce repressione in Colombia può essere il preludio ad un colpo di stato preventivo per arrestare la sinistra e cancellare i processi contro il vero presidente in pectore Uribe, mantenendosi servo fedele dell’imperialismo americano. Questa è da sempre la politica dei presidente Usa ieri, oggi e domani. Il sistema capitalista ha bisogno per sopravvivere di schiavizzare i popoli, le loro vite e le  economie.  La Colombia è l’ennesima conferma e purtroppo neppure l’ultima.

Alfredo Perazza

Pubblicazione non periodica a cura di ass. culturale Proposta Comunista - Maggiora (NO) - CF e PIVA 91017170035
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