Riceviamo e volentieri diffondiamo:
Leggiamo allibiti sui giornali, che l' Assessore Ambiente della Regione Piemonte annuncia la prossima costruzione di tre nuovi inceneritori rifiuti in Piemonte, di cui uno nelle province di Novara- Vercelli- VCo, un secondo nel Sud Piemonte (ad Alessandria?) e un terzo non dice dove. Come se l'inceneritore del Gerbido di Torino non bastasse. Come se la cattiva qualità dell'aria, prodotta in buona parte dagli inceneritori, non favorisse le malattie polmonari e il coronavirus, secondo le ultime evidenze scientifiche. Come se non bastassero i grandi vantaggi sanitari ed economici della raccolta differenziata spinta porta a porta, specialmente nelle province di Novara-Vercelli-VCO. Concentriamoci sui risultati della raccolta differenziata nel Novarese. Già a Novara siamo al 72 % di raccolta differenziata e a 100 kg/ abitante per anno di rifiuto indifferenziato. Le sperimentazioni della Tariffa Puntuale ("chi inquina paga") fatte nei Quartieri di Pernate e Sud Novara hanno portato la RD a 83 % e rifiuto indifferenziato 40 kg/ ab. anno. Risultati analoghi hanno raggiunto il VCO e la provincia di Vercelli. Oltretutto teniamo presente che il Piano Regionale Rifiuti del 2016 non prevede la costruzione di nuovi inceneritori rifiuti. Per costruire nuovi inceneritore, l'attuale Giunta dovrebbe modificare il Piano Regionale del 2016, dopo avere ottenuto l' approvazione della Commissione Ambiente e del Consiglio Regionale. Poi ci vogliono altri anni per la costruzione di questi nuovi inceneritori. Ricordiamo anche che due precedenti tentativi di costruire nuovi inceneritori nelle nostre zone furono sventati dai cittadini negli ultimi dieci anni, precisamente a Casalvolone e a Borgomanero. In concreto non si capisce il senso di questo annuncio dell' Assessore Ambiente, perciò invitiamo la Regione a correggere il tiro.
CARP Novara ODV 22 settembre 2020
Fabio Tomei
