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DAL NOSTRO PASSATO UNA FERROVIA PER IL FUTURO

Pubblichiamo il documento elaborato dai compagni di Gattinara sulla riattivazione della linea ferroviaria Arona-Santhià

I Comunisti per Gattinara chiedono alla Regione Piemonte e a RFI, ultimo gestore, la sollecita riapertura della linea ferroviaria Santhià – Arona. È indispensabile continuare ad agire unitariamente, tutti insieme, al fine di ottenere la riapertura e il rilancio della linea Santhià – Arona, ferrovia utile e importante per tutto il Piemonte Orientale, la Regione Piemonte; dall’alta valenza economica, culturale, sociale e storica.

DAL NOSTRO PASSATO, UNA FERROVIA PER IL FUTURO

Ferrovia Santhià - Arona: scheda e dati
Lunghezza: km 65
Apertura: 1905-1906
Chiusura: 2012 da parte della Regione Piemonte con Presidente Cota, Lega Nord
Ultimo gestore RFI (dal 1905.2001 FS)
Elettrificazione: assente
Scansione binario: ordinario 1435mm, binario unico
Stazioni e fermate: Santhià, Carisio, Buronzo, Rovasenda Alta, Gattinara, Romagnano Sesia, Cureggio, Borgomanero, Comignago, Arona.
Nota: la linea sospesa è sostituita da bus dal 2012. Lo stato attuale vede la linea ancora armata e in buono stato di conservazione. Sono state tolte le protezioni dei principali passaggi a livello.

La Storia. La ferrovia è un tratto regionale che diramandosi da Santhià porta sulla direttiva Torino Milano, consentendo di collegare Torino e la Svizzera. E’ una delle 3 linee di accesso al traforo del Sempione. Si parlò di “strada ferrata prealpina” che avrebbe collegato Torino con il lago Maggiore già nel 1870 con uno studio dell’ing. Tonta. Nel febbraio del 1895 l’ing. Giambastiani presentò due progetti. Uno detto “basso”, Santhià-Sesto Calende di km 60,944 e l’altro”alto” di km 64. Il Consiglio Superiore dei lavori pubblici preferì quello definito “alto” che portava ad Arona. Il governo non prese nessuna decisione in merito. Il Comune di Torino nel 1887 sollecitò l’esecuzione dell’opera, almeno il primo tratto da Santhià a Borgomanero. Si tergiversò ancora, ma con l’apertura dei lavori della galleria del Sempione le pressione per strada ferrata divennero più forti per giungere alla concessione al Comune di Torino di un contributo annuale di 5.000 lire al Km, per una durata di 75 anni. La concessione fu ceduta poi alla Rete Mediterranea che nel 1901 tra novembre e il 30 dicembre stipulò con il governo la convenzione convertita poi in legge. Nel 1902 Rete Mediterranea iniziò gli studi e la realizzazione del primo tratto, Santhià-Borgomanero di km 48,421 che fu inaugurato il 16 gennaio 1905. Il 5 gennaio 1906 il tratto ultimo fino ad Arona di km 16,589, giungendo in tempo con l’inaugurazione della galleria del Sempione avvenuta il 1 giugno del 1906.
La tratta: stazioni e fermate
Santhià 181m sml (linea per Milano e linea per Biella)
Carisio 178m sml
Buronzo 179m sml (linea per Biella e raccordo intermedio)
Rovasenda/Rovasenda Alta 225m sml (linea per Novara e raccordo intermedio)
Gattinara 263,msml (linea per Varallo)
Romagnano Sesia 266m sml (linea per Varallo e Novara)
Cureggio 296m sml (linea per Novara)
Borgomanero 311m sml (linea per Domodossola e Novara)
Comignago 291m sml (linea per Novara)
Arona 205m sml (linea per Milano,Domodossola,Novara)
I treni possono raggiungere la velocità massima di 130km/h in rango A e 110km/h in rango B. Vi sono poi tratti come il passaggio sui ponti dei fiumi Elvo, Cervo e Sesia in cui la velocità varia fra i 30 e i 60km/h.

I territori. I territori interessati dalla riattivazione della Santhià-Arona hanno caratteristiche importanti uniche e significative. Infatti si sviluppa fra la baraggia vercellese, il basso biellese e l’alto novarese mettendo in collegamento fra loro le più importanti città del Piemonte Orientale, Vercelli, Novara, Borgomanero, Arona, Domodossola anche con il capoluogo Torino. Inoltre permette il collegamento con e da la Svizzera attraverso il Sempione. Dato questo importante da approfondire e valorizzare in una prospettiva necessaria di interscambio internazionale di tutta la Regione Piemonte usufruendo di una struttura già esistente e ancora in buono stato di conservazione. Quindi una mobilità su rotaia che debitamente predisposta permetterebbe la riduzione sensibile del traffico su gomma sia leggero che pesante, a tutto vantaggio della qualità della vita dei cittadini, della sicurezza stradale e dell’ambiente. Le aree attraversate sono di grande valenza agricola, risicoltura e viticoltura. Va sottolineato inoltre che seppur il comparto produttivo industriale abbia subito negli ultimi decenni una grave riduzione, rimangono realtà importanti che potenzialmente potrebbero usufruire del trasporto merci su rotaia per le loro attività con evidenti vantaggi.

Prospettive e progetto di riapertura della ferrovia. L’impegno dei “Comunisti per Gattinara” per la riattivazione della linea Santhià-Arona, vuole avvenire insieme a tutte le associazioni, enti locali, cittadini che hanno a cuore il rilancio del nostro territorio, il Piemonte orientale in una prospettiva più ampia che investa la Regione Piemonte, Torino compresa, che trarrebbe benefici dal rilancio della ferrovia. La riapertura della Santhià-Arona in tempi brevi, essendo il materiale rotabile ancora in buono stato di conservazione, da stime effettuate di recente, si agirebbe su una cifra di circa di 25 milioni di €. Il suo abbandono e smantellamento avrebbe un costo superiore.
- Si dovranno prevedere treni e corse giornaliere adeguate in fasce d’orario idonee al viaggio di studenti e pendolari, con prezzi dei biglietti accessibili e popolari per invogliare la fruizione del servizio.
- Sviluppare fin da subito il trasporto merci da e per Torino e per la Svizzera
- Realizzare su alcuni convogli la possibilità anche del trasporto merci e passeggeri in alcune fasce orarie della giornata.
- Ripristinare una corsa giornaliera diretta Domodossola –Torino e ritorno.
- Utilizzare la linea nel fine settimana a scopi turistici anche con treni d’epoca, coinvolgendo i Comuni della tratta, le associazioni del territorio,Pro Loco, Comitati e le province di Vercelli, Biella, Novara, VCO.
- Realizzare un Piano Turistico del Piemonte Orientale che già ora offre diverse interessanti opzioni turistiche, programmare,coordinare porterebbe un forte rilancio economico di tutto il Piemonte Orientale con la riattivazione della ferrovia.

DAL NOSTRO PASSATO, UNA FERROVIA PER IL FUTURO!

Pubblicazione non periodica a cura di ass. culturale Proposta Comunista - Maggiora (NO) - CF e PIVA 91017170035
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