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LA MAUGERI VOLA IN BORSA MA LA BUSTA PAGA DEI LAVORATORI È A TERRA

Il sistema sanitario compie quarant’anni, ma si tratta di un compleanno che ha l’aspetto di un lugubre funerale. Infatti, dopo le pensioni e la scuola, l’assistenza sanitaria continua a essere al centro di un attacco senza precedenti condotto dai governi e dal potere economico. Ne fanno le spese anche i lavoratori della Maugeri impegnati da tempo in una difficile vertenza che, in Piemonte, ha come contropartita un pesante ridimensionamento dell’occupazione, un grave attacco al salario e un forte scadimento della qualità del servizio. Pubblichiamo la presa di posizione della RSA USB della Maugeri di Tradate sull’ultimo accordo. Lo facciamo anche come dovere di informare sui termini reali della trattativa di fronte a una stampa reticente che, in uno squallido intreccio di silenzi, di non detto, di compiacenze e di qualche strizzatina d’occhio alla direzione aziendale, ha presentato l’accordo come una sorta di manna piovuta sul capo dei lavoratori. Invece, si tratta di una mannaia!

"Elemosina in cambio del silenzio come dire muti e rassegnati. Dopo lo sciopero di settembre, sono iniziati i tavoli imbanditi di chiacchiere. E finalmente, dopo lunghe e ripetute sedute, la direzione aziendale ha partorito una bozza di accordo che prevede l’erogazione una tantum di una manciata di euro lordi. Come ringraziamento per la cortese mancia ci si impegna a «non avanzare pretese o rivendicazioni derivanti dall’applicazione del contratto privato» sia per la parte economica sia per quella normativa.
Niente male come offerta. Che ne dite! Verrebbe da dire: «Prendi i soldi e scappa». Invece chi prenderà i soldi dovrà stare zitto. Da qui all’eternità.

Entra in scena il conciliatore. La transazione, cioè il pagamento una tantum, deve avvenire con una conciliazione individuale che prevede la rinuncia a qualsiasi pretesa di migliori condizioni contrattuali. Il 66% dell’una tantum verrà versato dopo la firma della conciliazione e la misera cifra rimanente verrà elargita solo se il 66% dei lavoratori avranno accettato di firmare la conciliazione. Azzeccagarbugli non avrebbe potuto studiare un sistema migliore per confondere i lavoratori.

Salari fermi per i prossimi dieci anni. Grazie al superminimo assorbibile, addio agli aumenti di salario. Il superminimo scomparirà (per questo è “assorbibile”) nel caso di aumenti contrattuali. ICS Maugeri SpA vola in borsa e le nostre buste paga precipitano al suolo. Quindi salari bloccati, anzi sempre più bassi, dopo i tagli gentilmente concessi da Cgil Cisl e Uil con l’accordo del 2015, e grazie a ulteriori alleggerimenti previsti dal contratto Aris-Aiop.

Riepiloghiamo. Prendono ogni singolo lavoratore e gli chiedono di firmare una conciliazione. Una volta firmata, taci per sempre. Ti danno quattro soldi una tantum e in cambio rinunci a miglioramenti contrattuali. Il superminimo è quasi interamente assorbibile da eventuali aumenti contrattuali Aris. Anzi, avremo una busta paga più leggera e con i tabellari (parte fissa del Salario) più bassi; anche la tredicesima sarà più bassa perché non comprende il superminimo.
Per quanto riguarda la malattia, maternità, permessi, diritto allo studio, formazione, ecc. tutto è rinviato a un futuro nebuloso. E 400 esuberi continuano a pendere sulle nostre teste e i nuovi assunti sono destinati a essere lavoratori di serie “B”. Questo è il risultato dopo due mesi di trattative. Questa proposta va rispedita al mittente, solo la lotta paga.

Pubblicazione non periodica a cura di ass. culturale Proposta Comunista - Maggiora (NO) - CF e PIVA 91017170035
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